«La Casa dello Studente dismessa prima ancora di essere ultimata»

TERAMO –  «La Casa dello studente sarà un edificio in disuso prima ancora di essere ultimato». E’ questa la posizione del gruppo politico I Per Davvero in seguito al  trasloco, deciso dal Rettore, della mensa universitaria, all’interno del Campus di Coste Sant’ Agostino. «Un edificio dismesso da ricollocare», affermano i Per Davvero, che, a differenza dell’ex Ospedale Psichiatrico, del Regina Margherita, dell’ex Dermatologico e di tanti altri edifici dismessi del centro storico, ancora non è stato ultimato. «Se scelta infelice fu collocare la nuova sede dell’Università nell’attuale – affermano I Per davvero – ancor di più lo fu realizzare la Casa dello Studente in un sito non solo del tutto scollegato del centro storico cittadino ma distaccato in toto dal Campus creando ulteriori problemi di utenza agli studenti condannati ad esser pendolarizzati quotidianamente oltre che per le lezioni anche per tutti i servizi annessi. La scelta dell’attuale dirigenza di collocare la mensa all’interno del polo di Scienze Politiche e Scienza della Comunicazione ridurrà in parte i cronici disagi degli studenti pur se al costo di ritrovarsi un ulteriore edificio in disuso causa la infelice collocazione, sul quale sono stati investiti ingenti risorse di pubblico danaro. Considerato come accennato che l’edificio in questione deve essere ancora ultimato, al punto come stanno le cose ci sentiamo di proporre prima di tutto la ultimazione dei lavori, adeguando l’edificio per le sedi delle facoltà dislocate sul territorio provinciale come quelle sul turismo». Secondo i Per davvero in questo modo si riuscirebbero a raggiungere diversi obiettivi, come la riduzione dei costi di gestione da parte dell’ente, la polarizzazione degli studenti e del corpo docente nella città capoluogo con riduzione al minimo dei disagi logistici, la concentrazione di tutte le facoltà teramane tra Piano D’Accio (Polo di Veterinaria ) e l’area di Coste Sant’ Agostino , ponendo le basi concrete per far sì che Teramo si caratterizzi veramente come città universitaria, «cosa che fino ad oggi è stata solo chimerica», aggiungono i Per Davvero. «Visto che siamo alla vigilia delle elezioni amministrative –  continuano i Per Davvero – i candidati sindaci nei loro programmi non potranno prescindere di inserire proposte supportate anche da come reperire le risorse per far sì che si possa concretizzare il recupero di tutto il patrimonio pubblico dismesso in centro storico. Ormai è oltre un ventennio che se ne parla, sono stati spesi fiumi di inchiostro in merito, ma non è stato mosso neppure un filo di paglia, tranne la spesa di notevoli risorse da parte della Asl per risolvere situazioni di pericolo per deterioramento venutesi a creare soprattutto nell’ex Psichiatrico da quando è stato dismesso ad oggi». Il gruppo suggerisce in merito di recuperare la struttura, dislocandoci tutti gli uffici comunali sparsi sul territorio. Vista l’ampiezza della struttura,  l’idea proposta è anche quella di collocarci il nuovo polo scolastico primario, essendo l’area a ridosso di Piazzale S. Francesco dove insiste il terminale del pubblico trasposto e un parcheggio che a oltre venti anni dalla sua costruzione non è mai stato usato a pieno regime. «Così facendo non solo si pongono in atto azioni per invertire la tendenza del depauperamento del centro storico, ma si creano le basi per far sì che la città di Teramo torni ad essere il fulcro della dinamicità sia economica (soprattutto sotto l’aspetto commerciale ) che culturale», concludono i Per Davvero.